Zara chiude 1200 negozi e punta sull’e-commerce

Zara, uno dei colossi del gruppo Inditex, nell’ultimo mese ha avviato un cambiamento senza precedenti: ha puntato tutto sull’e-commerce, investendo ben un miliardo di euro, con l’obiettivo di ricavare il 25% del fatturato dalle vendite online entro il 2022. Il ripensamento del modello di business e della strategia aziendale verso un orientamento più digital era stato però avviato già lo scorso anno, la necessità di far fronte al periodo post Covid19 ha poi decisamente accelerato tutto.

 

Come sono cambiate le abitudini dei consumatori

Si prevede che l’improvviso, quanto per così dire forzato, cambiamento delle abitudini di consumo avvenuto a causa del lockdown non sarà del tutto passeggero.

Un sondaggio pubblicato da Bilendi a Febbraio 2020 ha evidenziato che l’80% degli acquirenti digitali italiani effettua, in media, almeno un acquisto tramite e-commerce al mese. In particolare, i risultati hanno rivelato le seguenti abitudini di consumo:

  • 20% acquisto intensivo (almeno un acquisto a settimana),
  • 80% acquisto abituale (almeno un acquisto al mese)
  • 20% acquisto sporadico (un acquisto ogni trimestre o meno).

Possedere un e-commerce, dunque, rappresenta sicuramente un grosso vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.

Perché è importante avere un e-commerce?

L’e-commerce fornisce importantissimi vantaggi all’imprenditore: in primis viene ampliato il proprio mercato di riferimento, non avendo più il confine geografico del negozio fisico; inoltre, il negozio virtuale può essere aperto a qualunque ora: idealmente si può vendere a chiunque, in ogni parte del mondo e in qualsiasi momento, aumentando i profitti. I costi di gestione vengono notevolmente abbattuti, garantendo quindi al cliente finale un prezzo d’acquisto più basso rispetto a quello proposto nel negozio fisico; pensiamo alle merci immateriali come film, musica, videogame o quotidiani, questi ad oggi vengono acquistati sempre più spesso in versione digitale tramite un semplice download. Infine, tramite la possibilità di analizzare i dati disponibili – numero di visite al sito, tempi di permanenza, dati di acquisto di ogni utente – si può conoscere meglio la propria clientela, garantendo una user experience sempre più personalizzata.

Ancora oggi aprire un canale di vendita online trova la resistenza di molti, soprattutto tra i piccoli imprenditori; gli alti costi di gestione, il servizio di customer care, la logistica e l’aggiornamento del catalogo fanno desistere, portando alla rinuncia di uno strumento così profondamente vantaggioso.

Fonti:
[x] [x] 

Gestione del marketplace, posizionamento e customer care: Sellmasters lo fa per te a costo zero!