USA VS Cina: una battaglia a suon di e-commerce
Le continue recenti ostilità tra le due più grandi potenze mondiali, US e Cina, si riflettono in ogni aspetto che caratterizza le rispettive economie. La guerra commerciale tra i due più grandi mercati al dettaglio del mondo si sta facendo sentire, soprattutto in Cina. Insieme al rallentamento del mercato interno dell’auto, la guerra commerciale sta danneggiando le vendite al dettaglio cinesi, soprattutto nell’ e-commerce.
E-commerce: USA VS Cina
L’e-commerce ormai è uno dei fattori più rilevanti nello scenario economico e sociale di un paese. Si ricorda che lo scorso anno 1,79 miliardi di persone nel mondo hanno effettuato almeno un acquisto online (il 60,2% degli utilizzatori di Internet e il 26,8% della popolazione mondiale) per un valore di 2.290 miliardi di dollari (pari al 10% del totale del valore delle vendite retail). Secondo il report “Worldwide Retail and Ecommerce Sales” di eMarketer questi numeri sono destinati a salire fino al 2021, raggiungendo il 16% del totale del valore delle vendite retail.
Al momento, i leader del mercato e-commerce globale continuano ad essere Cina e Stati Uniti. Essi rappresentando il 69,1% della torta con un fatturato pari a 1.584 miliardi di dollari nel 2017 (con un aumento del 18% rispetto al 2016). L’area Asia-Pacifico rimane il più grande mercato e-commerce mondiale, guidata dalla Cina che si conferma il più grande mercato e-commerce del mondo – il Paese produce da solo circa l’83% delle vendite dirette e-commerce dell’area Asia-Pacifico, per un valore stimato a circa 1.119 miliardi di dollari nel 2017. A seguire gli Stati Uniti che nel 2017 hanno fatturato 409 miliardi di dollari per le vendite dirette (+14% rispetto all’anno precedente).

E-commerce in Cina
La Cina ha il maggior numero di utenti mobili al mondo e più attività di e-commerce di qualsiasi altro paese del mondo. Nel 2017, i consumatori cinesi hanno speso online oltre 750 miliardi di dollari, più del Regno Unito e degli Stati Uniti messi insieme.
Secondo i dati digitali e la società di ricerca eMarketer, la spesa per l’e-commerce al dettaglio in Cina per il 2019 è aumentata del 27,3%, raggiungendo 1.935 trilioni di dollari, pari al 36,6% del totale delle vendite al dettaglio. La società ha anche previsto che le vendite di e-commerce al dettaglio in Cina manterranno la loro forte crescita fino alla fine della sua previsione nel 2023.
La Repubblica Popolare Cinese, una potenza in termini di convenienza e personalizzazione, sta dominando il mercato dell’e-commerce con grandi attori come JD.com e Alibaba.
Ma come ha fatto la Cina a diventare la potenza dell’e-commerce per eccellenza?
La personalizzazione è diventata una parola d’ordine popolare quando si parla di soddisfare le richieste dei consumatori e le aziende cinesi si sono poste come obiettivo quello di migliorare l’esperienza dei clienti. I clienti cinesi hanno l’imbarazzo della scelta quando si tratta di opzioni di consegna e hanno un vasto menù di preferenze. Molti rivenditori cinesi costruiscono i propri sistemi tecnologici da zero per migliorare la loro capacità di personalizzare le esperienze d’acquisto e quindi sfruttare al meglio i grandi dati per studiare i clienti e prendere decisioni ad alta velocità.
Ciò spiega perché eventi come il Single’s Day, Black Friday e Cyber Monday abbiano grande successo. Essi sono basati non solo su prezzi e sconti aggressivi, ma anche sulla celebrazione di un vero e proprio evento costruendo attorno un’esperienza del tutto nuova che permette di arricchire il viaggio del cliente.
E-commerce negli USA
Gli USA sono un’altra potenza per quanto riguarda le vendite online. L’e-commerce ha rappresentato il 14,3% del totale delle vendite al dettaglio online negli Stati Uniti nel 2018. A titolo di confronto, l’e-commerce ha rappresentato il 18% di tutte le vendite al dettaglio nel Regno Unito e il 18,4% in Cina.
Nel 2017 il 34.5% delle vendite di e-commerce negli Stati Uniti è stato effettuato da uno smartphone. E secondo le stime della società di ricerca “eMarketer Inc”, le vendite online effettuate da dispositivi mobili saliranno a quota 50% degli acquisti online totali negli Stati Uniti entro il 2020.
Amazon ha rappresentato il 40% delle vendite al dettaglio online negli Stati Uniti nel 2018. Il che ci porta a definirlo come negozio online più popolare negli Stati Uniti per quell’anno. I mobile shoppers americani cercano qualità ed unicità, più che la sola convenienza di prezzo.

Amazon vs Alibaba
Non a caso i due player più importanti del settore, Amazon e Alibaba, provengono da questi due Paesi. Oltre che sui mercati consolidati – Nord America e Europa per Amazon, Cina per Alibaba – la sfida si gioca tutta nell’area Asia-Pacifico, dove entrambi gli attori hanno aumentato gli investimenti strategici non solo rispetto all’online ma anche nel retail fisico, con un interesse particolare verso i settori di food e fashion. Negli ultimi due anni Alibaba ha investito circa 8 miliardi di dollari nel retail offline. Amazon invece, dopo l’acquisizione della catena di supermercati bio Whole Foods per 13,7 miliardi di dollari nel 2017 è alla ricerca di un altro partner, questa volta internazionale, in ambito food su cui investire. Inoltre, ha puntato sull’apertura di store fisici negli Stati Uniti e sta pianificando aperture anche in Germania.
Ma parlando di numeri, l’e-commerce in Cina aumenterà del 17.4%, contro l’8.5% americano, e dominerà il mercato globale della moda online con un fatturato di oltre 285 miliardi di dollari nel 2021.
Amazon è al primo posto in Europa e negli Stati Uniti con un fatturato di 136 miliardi di dollari nel 2016. Nonostante sia al primo posto negli Stati Uniti e in Europa, Amazon non ha ancora conquistato il mercato cinese.
Evidente, inoltre, è la differenza in termini di margini di profitto. Si conta il 70.5% per Alibaba, contro il misero 1.74 % per Amazon.